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Derivati Enpam, indagato Parodi

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Mercoledí 18 Aprile 2012


Truffa aggravata ai danni dell'Enpam, l'ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri. È il reato per cui sono indagati a Roma il presidente dell'Ente, Eolo Parodi, 85 anni, l'ex consigliere esperto, Maurizio Dallocchio, l'ex dg Leonardo Zongoli e l'ex responsabile investimenti finanziari, Roberto Roseti. «Non ho nulla da nascondere – ha commentato Parodi – chiarirò tutto».
L'indagine del procuratore aggiunto Nello Rossi e del pm Corrado Fasanelli riguarda gli investimenti in "titoli spazzatura" dell'Enpam. Il Nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza ipotizza perdite per 500 milioni di euro, a fronte di 400 milioni iscritti al fondo rischi della Fondazione, la cassa più grande d'Italia con quasi 350mila aderenti e un patrimonio di oltre 11 miliardi. Le perdite potenziali riguardano 9 obbligazioni strutturate (Cdo) sottoscritte tra il 2004 e il 2006 con Jp Morgan, Deutsche Bank, Barclays. «Ma gli investimenti a rischio – spiega un investigatore – sono molti di più».
La notizia dei primi indagati dell'inchiesta, avviata a giungo del 2011, è emersa dopo che le Fiamme Gialle hanno eseguito ieri 47 perquisizioni a Roma, Milano, Genova, Firenze, Ferrara e Frosinone. Secondo i pm, Parodi e gli altri indagati hanno aggirato le regole interne dell'Enpam, realizzando massicci investimenti in derivati (2,9 miliardi, «pari all'88% del valore nominale» del portafoglio titoli, che ammonta a 3,3 miliardi), «omettendo di segnalare le caratteristiche e l'andamento dei titoli strutturati e inducendo in errore i componenti del cda che decidevano l'acquisto dei titoli, le successive ristrutturazioni dei medesimi, nonché il pagamento di onerose commissioni a consulenti e intermediari».
C'è poi il filone d'inchiesta, per ora senza indagati, sul patrimonio immobiliare dell'Ente. Nel mirino tre compravendite realizzate mediante il fondo Ippocrate, interamente partecipato dall'Enpam e gestito da First Atlantic Real Estate Sgr (oggi Idea Fimit), con un esborso di circa 590 milioni. La prima è l'acquisto per 472 milioni dalla Prelios del palazzo della Rinascente, in piazza Duomo a Milano, con una una plusvalenza del 30% (108,5 milioni) per il venditore. Due altre compravendite in via del Serafico, a Roma, sono state realizzate con società del costruttore Antonio Pulcini. Il primo immobile è stato acquistato il 31 marzo 2009 per 58 milioni, con una plusvalenza per il venditore, la Belgravia Invest, del 100% (29 milioni) in tre mesi. Il secondo è stato acquistato per 59 milioni il 4 febbraio 2010: per la Coedimo la plusvalenza è stata di 23 milioni, il 62,6% in più del prezzo pagato due mesi prima.
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Poca trasparenza

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